Lina Ghotmeh: quando il lusso nasce dal dialogo tra memoria e sostenibilità
- Michela Marullo
- 11 set
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 30 ott
Il nuovo volto del lusso consapevole
Nel real estate di pregio, il vero prestigio non è demolire per ricostruire, ma saper dialogare con la storia. Le proprietà che conservano identità e la reinterpretano in chiave contemporanea sono quelle che, nel tempo, rafforzano unicità e desiderabilità per una domanda internazionale esigente.

Lina Ghotmeh: una voce visionaria tra Oriente e Occidente
Architetta franco-libanese, Ghotmeh ha fatto della memoria il materiale più prezioso per progettare il futuro: il suo Serpentine Pavilion 2023 a Londra è già un’icona di leggerezza e ascolto del contesto, commissionato dalla Serpentine Galleries. Serpentine Galleries
Nel febbraio 2025 è stata scelta per guidare la ridisegnazione della Western Range del British Museum, una trasformazione che tocca un’area vastissima del complesso ed è considerata un passaggio generazionale per l’istituzione. Financial TimesThe Guardian
In parallelo, firma il Padiglione del Regno del Bahrain per Expo Osaka 2025, dove tradizione nautica e artigianato si intrecciano in una narrazione di identità e apertura. Lina Ghotmeh — ArchitectureArchDaily
Sostenibilità come nuova estetica del lusso
Per Ghotmeh la sostenibilità non è un’etichetta, ma un’estetica: materiali locali, cicli di vita consapevoli, misura formale. È la stessa logica che guida l’evoluzione del lusso residenziale: riusare e riqualificare invece di consumare nuovo suolo e carbonio. Gli organismi internazionali indicano da tempo che affrontare l’embodied carbon è decisivo; la retrofitting strategy, quando possibile, è spesso preferibile al nuovo in un’ottica di neutralità climatica. World Green Building Council - Un caso studio governativo (Canada) mostra il potenziale: –69% di consumi energetici e oltre –80% di emissioni GHG dopo un deep retrofit su un edificio anni ’50—un ordine di grandezza utile per capire la direzione, pur con differenze tra contesti.
World Economic Forum

Patrimonio e innovazione: le opportunità per chi investe
Per l’investitore, l’approccio “archeologia del futuro” crea beni identitari: immobili che raccontano continuità, cultura e cura del tempo. Il risultato è un vantaggio competitivo narrativo e reputazionale—difficile da replicare con la mera novità—che sostiene l’attrattività nel lungo periodo, specie in città d’arte e in contesti storici reinterpretati con intelligenza.
La lezione per il real estate di lusso
Il futuro appartiene a chi custodisce e reinterpreta. Non basta stupire: occorre creare narrazioni autentiche, radicate nel territorio, con una qualità costruttiva e ambientale dimostrabile. In questo senso, il nuovo lusso è una promessa di continuità: non cancella, reinterpreta—ed è qui che il lavoro di Lina Ghotmeh diventa un modello.




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