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Zaha Hadid e Roma: quando il futuro plasma l’eterno

  • Michela Marullo
  • 1 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 30 ott

Roma è da sempre la città della memoria, dei monumenti e delle stratificazioni. Eppure, nel cuore di questo patrimonio millenario, l’architetta Zaha Hadid ha lasciato un segno

radicalmente contemporaneo, capace di dialogare con la classicità senza rinnegarla. Le

sue opere romane – il MAXXI e l’Hotel Romeo Roma – rappresentano due interpretazioni

diverse di come il futuro possa convivere con l’eterno. 


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Il MAXXI: un paesaggio architettonico nel quartiere Flaminio 

Il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, inaugurato nel 2010, nasce da un’ex

caserma militare nel quartiere Flaminio. Hadid non lo concepisce come un edificio

“chiuso”, ma come un flusso di spazi che si intrecciano, creando un percorso che invita

all’esplorazione. Linee fluide, curve dinamiche e una continuità tra interno ed esterno

trasformano il museo in un vero paesaggio architettonico. 

Il Guardian lo ha definito “un’opera capace di sedare la complessità con una calma che

dissimula la sua forza”, mentre il RIBA Stirling Prize, assegnato al MAXXI nel 2010, lo ha

consacrato come uno dei progetti più innovativi d’Europa. 


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Romeo Roma Hotel: l’ultima visione di Hadid 

Se il MAXXI è la celebrazione pubblica dell’arte, il Romeo Roma Hotel, inaugurato nel 2024

nel cuore della Capitale, rappresenta la declinazione privata e intima del lusso. Lo studio


Zaha Hadid Architects ha trasformato Palazzo Capponi in un boutique hotel da 74 camere,

introducendo una “seconda pelle” interna fatta di superfici fluide e materiali pregiati. 

L’apertura ha avuto un’eco internazionale: il progetto ha vinto nel 2025 il premio Prix

Versailles come “World’s Most Beautiful Hotels” confermando Roma come polo mondiale

dell’hospitality di fascia alta. 


Futuro e memoria: la lezione di Hadid per Roma 

L’impatto di Zaha Hadid a Roma non è soltanto estetico, ma concettuale: dimostra come

anche in una città dove ogni pietra racconta la storia sia possibile introdurre un linguaggio

innovativo senza distruggere l’identità. È la stessa logica che guida oggi il mercato

immobiliare di pregio: trasformare, riqualificare e reinterpretare, mantenendo il legame con

l’eredità culturale. 

Così, come Hadid ha plasmato un’ex caserma e un palazzo nobiliare, gli investitori trovano

in Roma una palestra ideale per valorizzare immobili storici e al tempo stesso abitarli in

chiave contemporanea. 


Roma 2025: un laboratorio di esclusività 

Il lascito di Hadid parla a chi oggi guarda a Roma non solo come città-museo, ma come

capitale del futuro. Tra quartieri storici in trasformazione e nuove icone architettoniche, la

Capitale si conferma un laboratorio in cui l’eterno dialoga con il nuovo. 

Ed è proprio in questa fusione che risiede il fascino di Roma nel 2025: investire qui

significa entrare in una dimensione unica, dove il tempo non è un limite, ma un valore

aggiunto.


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